Spunta Blu a pagamento anche per Facebook e Instagram

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Dopo Twitter, anche Meta, con i due colossi social Facebook e Instagram, introduce la Spunta blu a pagamento.

Buongiorno, annuncio un nuovo prodotto – scrive Mark Zuckerberg in un post su Facebook –  questa settimana iniziamo a implementare Meta Verified, un servizio di abbonamento che consente di verificare l’account con un documento di identità, ottenere un badge blu, un’ulteriore protezione contro il furto di identità e ottenere l’accesso diretto all’assistenza clienti. Meta Verified inizia da 11,99 $ / mese sul web o 14,99 $ / mese su iOS. Partiremo in Australia e Nuova Zelanda questa settimana e presto altri paesi.

La forza di un social è la grande massa di utenti che guardano e condividono contenuti, utenti profilati da un algoritmo, raccolti in una bolla e nutriti con lo stesso tipo di contenuti postati, come polli in una gabbia o, riprendendo un post molto in voga in questi giorni sui social, come il grattacielo cinese per l’allevamento dei maiali.

https://twitter.com/CGMeifangZhang/status/1626700402707116032

Quindi farsi pagare per nutrire l’ego di utenti con poco seguito da profilare, per vendere pubblicità di inserzionisti e ingrassare quegli account da milioni di follower in grado di influenzare positivamente o negativamente la Grande Massa Utile e provocare in loro almeno l’invidia per una Spunta blu che oggi diventa alla loro portata. Ecco servita l’élite a buon mercato, un club che di esclusivo ha poco e niente.

I social stanno morendo, almeno i social come li abbiamo visti nascere e crescere. Perché la famosa Grande Massa Utile ha visto ridurre sempre più la visibilità dei propri post, un crollo delle interazioni che è diventato strumento coercitivo: solo attraverso una maggiore visibilità data dal pagamento di una quota mensile, la massa potrà continuare a nutrire la propria dipendenza da interazioni.

Paga e ti darò visibilità

Ma se tutto è Spunta Blu, niente è Spunta Blu e dunque quale appeal potrà mai esercitare una caratteristica che ora è alla portata di tutti, senza “merito”? E perché danneggiare quella stessa massa che regge in piedi l’intero social?

Questa fase di crisi, scoppiata nel momento di massima espansione dei social, quando sembra non sia più possibile una crescita in termini di iscritti, appare come l’inizio della fine.

Il prossimo passo quale sarà? Far pagare l’iscrizione? Questo sarà quasi sicuramente il momento della seconda e definitiva morte dei social e a ben vedere le azioni dei grandi capi, la fine non sembra essere molto lontana.

Mauro Monti
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