Photo AFP/ EDUARDO SOTERAS

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Ci sono zone del Corno d’Africa dove non piove da 18 mesi, dove la siccità ha cancellato pascoli, ucciso capi di bestiame, disperso come polvere al vento intere famiglie di nomadi, spingendole ai margini delle città in cerca di sopravvivenza.

Una siccità che scarta anziani e malati che non arrivano a prendere la propria parte di acqua dai rifornimenti umanitari perché sopraffatti da chi è più forte di loro.

Una mancanza di acqua che mette in secondo piano anche i bambini: in caso di malattie e malori, prima di affrontare il lungo viaggio verso l’ospedale più vicino, infatti, e lasciare gli animali senza cura, si rimanda fino al punto in cui ormai spesso è troppo tardi.

Cerchiamo l’acqua dove non serve e non la garantiamo a chi ne ha bisogno. Ho sete: la richiesta di Gesù sulla croce continua ad arrivare alle nostre orecchie, ma è un grido inascoltato.

Mauro Monti
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