Daniel Pittet, 57 anni di Friburgo, nel 2015 incontra Papa Francesco a Roma in occasione dell’Anno della vita consacrata. Aveva portato al Santo Padre un libro che voleva diffondere su larga scala intitolato «Amare è dare tutto», che raccoglieva le testimonianze di religiosi e religiose, di preti e di consacrati. Ma in quell’incontro esce fuori tutto il dolore che ha segnato la sua infanzia; al Papa racconta delle violenze subite, dagli 8 ai 12 anni, da un religioso mentre era chierichetto nella sua parrocchia. Francesco lo guarda in silenzio con le lacrime agli occhi e lo abbraccia. Legge successivamente il suo racconto, crudo e sconvolgente, e decide di scrivere una prefazione a quelle pagine che oggi sono diventate un libro pubblicato da Piemme: “La perdono, padre”.
Le parole di Papa Francesco tuonano contro questo orrendo crimine, ancora più orrendo perché attuato da uomini che dovrebbero condurre i bambini a Dio e invece li divorano in un sacrificio diabolico:
Come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa, arrivare a causare tanto male? Come può aver consacrato la sua vita per condurre i bambini a Dio, e finire invece per divorarli in quello che ho chiamato «un sacrificio diabolico», che distrugge sia la vittima sia la vita della Chiesa? Alcune vittime sono arrivate fino al suicidio. Questi morti pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza e su quella di tutta la Chiesa. Alle loro famiglie porgo i miei sentimenti di amore e di dolore e, umilmente, chiedo perdono.
L’integrale della prefazione è stata pubblicata da Vatican Insider.
- L’Intelligenza Artificiale ci è sfuggita di mano! - 30 Marzo 2023
- “Aiuto mamma sono in pericolo, mi servono soldi”: la truffa della voce clonata dall’Intelligenza Artificiale - 8 Marzo 2023
- Il selfie alla camera ardente - 26 Febbraio 2023